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al testo di Arcangelo Galante
La statua
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La vidi in un giorno assolato. Figura bellissima immobile e silenziosa avvolta da un tacito mistero. Un mesto sorriso ed occhi di lucido granito baciati da un timido raggio di sole celavano mesti pensieri. Forti ferite di un amore incompreso. Imperturbabile il tempo si infranse sullo splendido viso di pietra scolpito con sottile timidezza. La vidi maledettamente bella ma terribilmente sola! Ora è polvere disdegnata dal vento ma viva nel ricordo di un umano mistero che tacito più non è!
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Arcangelo Galante
- 05/08/2018 09:24:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
@ Annalisa Scialpi Ho cercato di esprimere lo stupore provato nell’osservare una statua, posta in un sacro luogo che, al di là della propria artistica bellezza, era collocata su una lapide, rappresentando il simbolo di un dolore affranto, in memoria di una persona, ad essa dedicata. Lo scenario che si poneva dinanzi agli occhi e la mia sensibilità, mi avevano suscitato questi versi, al fine di dare corpo all’immagine descritta. Molte grazie per esserti interessata alla pubblicazione.
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Annalisa Scialpi
- 04/08/2018 11:23:00
[ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]
la statua ferita... Che bella immagine! E nellimmobilità glaciale, che sfida sguardi e giudizi, nelleresia della regale inamovibilità che, talvolta, trova rifugio linespresso, tanto potente da dover, così, essere custodito. Poeticamente...
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